Oggi un galantuomo è volato via!


Al mistero della morte soccorre il silenzio e, per chi crede, la fede. Ogni parola, ogni commento, ogni menzione possono risultare fuori luogo, inadeguati, inappropriati, infelici. Del resto, già i romani sentenziavano che dei morti niente si dica se non il bene. Mentre, per il filosofo greco Seneca: «Lieve è il dolore che parla. Il grande è muto». Quindi ogni commemorazione rischia di divenire uno sterile esercizio retorico, un formalismo, una convenzione. Nondimeno, difronte alla scomparsa di uomini giusti, irreprensibili ed autorevoli non può non elevarsi ed innalzarsi il coro del cordoglio ed il cruccio del rammarico per la loro dipartita. In questo giorno la Costiera Amalfitana tutta piange la dolorosa perdita del Caro Dott. Tommaso Cuomo. Valido e competente medico di nobile ed antico stampo ma, soprattutto, persona rara per sensibilità ed umanità. Nel corso della sua laboriosa esistenza si è incessantemente speso e prodigato per onorare il giuramento di Ippocrate, accorrendo senza indugio ed in qualsiasi momento al capezzale dei suoi assistiti, di chi invocava le sue cure paterne e filiali, di chi aveva non solo bisogno della sua scienza medica ma, principalmente, del suo sostegno morale, giammai lesinando una parola di conforto e di incoraggiamento. Umile e comunicativo, gioviale, contrassegnato da una forte passione per la politica e da un virtuoso senso civico, che l’hanno visto efficacemente ricoprire per ben due mandati la carica di Sindaco di Agerola, in significative ed incisive consigliature che hanno contribuito al raggiungimento del benessere sociale ed economico che attualmente allignano e prosperano nella “piccola Svizzera napoletana”. Integerrimo, corretto, onesto, con la sua coesa compagine governativa si è innalzato a faro ed a paladino della legalità nei momenti bui della collettività che avvedutamente ha amministrato. Uscito dalla scena politica con l’estrema signorilità e dignità che l’avevano sempre contraddistinto, aveva deciso di “vivere ritirato”, secondo il lathe biosas di epicurea memoria. Infatti, dopo una vita di onorato lavoro e di servizio, si accingeva a godere dell’affetto dei suoi cari ma, purtroppo, il destino cinico e baro gli ha presentato il conto per l’altruismo e l’abnegazione con i quali si era completamente speso per gli altri, senza riguardarsi la sua di salute, tanto a contrappasso di quella dei tanti che lui aveva curato. Dopo un lungo e travagliato decorso medico, quantunque segnato nel fisico, era ritornato in mezzo a noi e, col suo amichevole sorriso, si erigeva a baluardo e comprova che colui che semina il bene sarà premiato e beneficiato dalla giustizia terrena. Ma, oggi, inesorabilmente sorella morte l’ha rapito alle insensate miserie umane per elevarlo all’eterna luce del mondo della verità. Si, oggi un galantuomo è volato via!
Matteo Merolla
La redazione di “Furore” si stringe e partecipa sentitamente al cordoglio dei Familiari e di quanti hanno goduto dell’affetto del caro Dott. Tommaso Cuomo.